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“Quasi a musto et ardore…”

“Quasi a musto et ardore…”

…se ne fa un gran fracasso…ogni contrada ne ha dui o sia tri balchoni Michele Savonarola, 1384-1468 Si sta parlando di mostarda e se ne fa un gran fracasso perché, pare, a Ferrara e non solo, se ne vendesse in gran quantità come salsa, farmaco 

Uova implite

Uova implite

Nella bellissima Sacra Conversazione del 1472, custodita nella pinacoteca di Brera, Piero della Francesca inserisce un uovo che pende dal soffitto direttamente sulla testa della Madonna. Probabilmente è un richiamo alla verginità di Maria, ma anche alla leggenda della regina di Sparta Leda che fu 

Pesce di magro

Pesce di magro

Durante i lunghi periodi di magro imposti dalla Chiesa, il pesce veniva consumato soprattutto lesso o arrostito allo spiedo come la carne. Si prestavano a queste cotture salmoni, lucci, tinche, pescecani(!) Per arricchire il piatto, un po’ troppo umile e semplice, si preparavano salse saporite e colorate. Nessun cuoco che si rispetti avrebbe mai servito un arrosto, sia di carne che di pesce senza una salsa appropriata.

Tipiche medievali sono la salsa verde, la piperata, la camelina e la mostarda, ma

Notandum quod salsa viridis et camelina omnibus merito preferende sunt salsamentis.”

Nel Liber de Coquina e nel Tractatus viene dedicato ai savori o salsamentes ampio spazio e ciò dimostra la loro importanza sulle tavole medievali.

Una salsa solo per pesce lesso, molto profumata e particolare è fatta con 1 parte di acqua di rose e 1 parte di succo di “citrangoli”, arance amare. Si versa sul pesce e si lascia riposare qualche minuto.

Due ricette per la

Salsa verde

  • prezzemolo, menta, cardamomo, noce moscata, pepe, chiodi di garofano, zenzero, sale. Si frulla con mollica di pane bianco ammollata nell’aceto (ad ispissendum)
  • prezzemolo, salvia, zenzero, pepe, noce moscata, chiodi di garofano, sale. Si frulla con mollica di pane bianco ammollata nell’agresto (ad ispissendum)

In entrambe le salse l’aggiunta dell’aglio, 1-2 spicchi, è facoltativa. Non metto le dosi, ognuno farà a proprio gusto, tenendo presente però che il prezzemolo deve essere in buona quantità dal momento che è la base della salsa. Il resto si aggiunge a pizzichi. Nelle ricette originali non è previsto l’olio, ma sicuramente il grasso rende tutto più cremoso e saporito. Fate voi.

Salsa camelina

100gr di mandorle tritatissime con cannella e uno spicchio d’aglio. Si aggiunge 30gr di mollica di pane bianco ammollata nell’agresto e sale. Si frulla aggiungendo vino bianco secco per dare una consistenza semiliquida.

Queste salse si usavano sia per arrosti di carne che di pesce. Invece la piperata è ” pro carnibus vaccinis, cervinis vel caprinis.”

Piperata

50gr di mollica di pane bianco oppure se la si vuole di colore “nigro”, pane abbrustolito aceto, brodo di carne, zafferano, pepe bianco o nero, (molto molto pepe). Si frulla il tutto per ottenere una consistenza semiliquida e si mette sul fuoco a bollire per qualche minuto. Aggiustare di sale. Ottima la lampreda piperata.

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Altre salse le trovate qui, qui , qui e qui