“Il Trecento è un secolo che ama i colori vivaci…con preparazioni culinarie bianche, gialle, verdi, rosse, nere. E’ una ricerca cromatica che coinvolge ogni aspetto della vita quotidiana alla quale il cuoco medievale non sembra insensibile con le sue preparazioni fantasiose, continuamente variate… Piatti multicolori …
Le spezie sono sostanze aromatiche di origine vegetale. Si conoscevano già nell’antichità ed erano preziosissime. Per questo motivo va sfatata la leggenda per cui nel Medioevo venissero usate per aggiustare il gusto delle carni andate a male. In realtà nessun cuoco medievale si sarebbe mai …
L’uso
delle spezie ha avuto un andamento estremamente variabile nel corso
della storia, apprezzate nel mondo antico, sono diventate un must
have nel Medioevo, per poi eclissarsi quasi del tutto. Oggi sono una
prerogativa della cucina etnica. Ma è un peccato perché le spezie
possono cambiare aspetto e sapore ad un piatto anche semplice e poco
elaborato.
Le spezie sono sostanze
aromatiche per lo più di origine vegetale. Si utilizzano essiccate e
spesso macinate e sono prodotti esotici che vengono da lontano e
questo è uno dei motivi del loro successo in epoca medievale. Le
erbe aromatiche sono invece erbe che possono essere usate anche
fresche e sono di solito a km 0, sono reperibili facilmente e con
poca spesa. Nell’antichità le erbe erano coltivate a scopo
medicamentoso soprattutto nei chiostri dei monasteri, oppure usate
dalle streghe per le loro pozioni magiche.. invece l’uso delle
spezie erano riservato solo alle cucine.
Nell’antichità classica se
ne conoscevano ed utilizzavano poche, soprattutto cannella e pepe.
Poi con il Medioevo le cose cambiano: si allargano i mercati e
cominciano ad arrivare tanti prodotti.
Tra il 1000 e il 1500 ci fu
un vero e proprio boom di vendite. I ricchi cominciano a spendere
delle vere e proprie fortune per acquistare spezie di ogni genere.
Diventa un vero e proprio simbolo di potere economico e di status
sociale. Il loro costo era altissimo e solo in pochi potevano
permetterselo.
Le 4 spezie principali erano
pepe nero, cannella, zenzero e zafferano, per il quale, nella
Repubblica di Venezia esisteva un ufficio che si occupava solo del
commercio di questo prodotto. A contribuire al loro successo c’era
anche la provenienza esotica: le conoscenze geografiche erano scarse
e non si sapeva esattamente da dove provenissero.
Come si usavano? Ovviamente in
cucina, su ogni tipo di preparazione sia dolce che salata. Sfatiamo
il mito della carne andata a male.
Servivano poi per aromatizzare
il vino, come l’Ippocrasso, e infine si mangiavano candite a fine
pasto per profumare l’alito.
LA CANNELLA
La cannella, conosciuta già dai Greci, è una corteccia aromatica che, seccandosi, si accartoccia e diventa una piccola canna. La specie più pregiata è il Cinnamomo dell’Indonesia, la meno pregiata è la Cassia cinese. Lo scrittore greco Erodoto, nel V sec. a.C. credeva che le piante della cannella crescessero in una palude infestata da mostruosi pipistrelli dai quali i raccoglitori si difendevano con scudi di cuoio.
La leggenda racconta che
Nerone ne fece bruciare un’enorme quantità ai funerali di Poppea,
mentre l’imperatore Vespasiano realizzò corone di cannella
ricoperte d’oro per consacrare i templi sul Campidoglio.
Si riteneva avesse proprietà
antibatteriche e analgesiche.
GRANI DEL PARADISO O PEPE MELEGHETTE
Sono i semi di una pianta
africana. Il maggior produttore è il Congo dove si ritiene abbia
poteri magici. Se ne fanno braccialetti a 7 palline o multipli. E’
pepato ma profumato. Era una delle spezie più costose ed ebbe un
successo strepitoso per tutto il ‘300 per poi sparire quasi del
tutto nel secolo successivo.
Ricetta:
Brodo di ciceri (zuppa di ceci)
150gr. ceci secchi 1 cucchiaio di farina sale, pepe, salvia, rosmarino, prezzemolo, cannella olio EVO
Mettere in ammollo i ceci per una notte. Il giorno dopo lessarli molto a lungo finché non sono teneri, in acqua non salata con un sacchetto aromatico con salvia e rosmarino. Scolare i ceci conservando l’acqua di cottura. In una pentola alta mettere un filo d’olio, aggiungere i ceci, la farina e far rosolare; aggiungere l’acqua di cottura a coprire, sale e pepe e portare ad ebollizione. Passare al mixer lasciando un po’ grossolano, aggiungere prezzemolo tritato e un pizzico di cannella. Servire caldo con un poco d’olio.