Mese: Marzo 2020

Zafferano e sumac

Zafferano e sumac

“Il Trecento è un secolo che ama i colori vivaci…con preparazioni culinarie bianche, gialle, verdi, rosse, nere. E’ una ricerca cromatica che coinvolge ogni aspetto della vita quotidiana alla quale il cuoco medievale non sembra insensibile con le sue preparazioni fantasiose, continuamente variate… Piatti multicolori 

Zenzero e galanga

Zenzero e galanga

Le spezie sono sostanze aromatiche di origine vegetale. Si conoscevano già nell’antichità ed erano preziosissime. Per questo motivo va sfatata la leggenda per cui nel Medioevo venissero usate per aggiustare il gusto delle carni andate a male. In realtà nessun cuoco medievale si sarebbe mai 

Le spezie

Le spezie

L’uso delle spezie ha avuto un andamento estremamente variabile nel corso della storia, apprezzate nel mondo antico, sono diventate un must have nel Medioevo, per poi eclissarsi quasi del tutto. Oggi sono una prerogativa della cucina etnica. Ma è un peccato perché le spezie possono cambiare aspetto e sapore ad un piatto anche semplice e poco elaborato.

Le spezie sono sostanze aromatiche per lo più di origine vegetale. Si utilizzano essiccate e spesso macinate e sono prodotti esotici che vengono da lontano e questo è uno dei motivi del loro successo in epoca medievale. Le erbe aromatiche sono invece erbe che possono essere usate anche fresche e sono di solito a km 0, sono reperibili facilmente e con poca spesa. Nell’antichità le erbe erano coltivate a scopo medicamentoso soprattutto nei chiostri dei monasteri, oppure usate dalle streghe per le loro pozioni magiche.. invece l’uso delle spezie erano riservato solo alle cucine.

Nell’antichità classica se ne conoscevano ed utilizzavano poche, soprattutto cannella e pepe. Poi con il Medioevo le cose cambiano: si allargano i mercati e cominciano ad arrivare tanti prodotti.

Tra il 1000 e il 1500 ci fu un vero e proprio boom di vendite. I ricchi cominciano a spendere delle vere e proprie fortune per acquistare spezie di ogni genere. Diventa un vero e proprio simbolo di potere economico e di status sociale. Il loro costo era altissimo e solo in pochi potevano permetterselo.

Le 4 spezie principali erano pepe nero, cannella, zenzero e zafferano, per il quale, nella Repubblica di Venezia esisteva un ufficio che si occupava solo del commercio di questo prodotto. A contribuire al loro successo c’era anche la provenienza esotica: le conoscenze geografiche erano scarse e non si sapeva esattamente da dove provenissero.

Come si usavano? Ovviamente in cucina, su ogni tipo di preparazione sia dolce che salata. Sfatiamo il mito della carne andata a male.

Servivano poi per aromatizzare il vino, come l’Ippocrasso, e infine si mangiavano candite a fine pasto per profumare l’alito.

LA CANNELLA

La cannella, conosciuta già dai Greci, è una corteccia aromatica che, seccandosi, si accartoccia e diventa una piccola canna. La specie più pregiata è il Cinnamomo dell’Indonesia, la meno pregiata è la Cassia cinese. Lo scrittore greco Erodoto, nel V sec. a.C. credeva che le piante della cannella crescessero in una palude infestata da mostruosi pipistrelli dai quali i raccoglitori si difendevano con scudi di cuoio.

Cinnamomo

La leggenda racconta che Nerone ne fece bruciare un’enorme quantità ai funerali di Poppea, mentre l’imperatore Vespasiano realizzò corone di cannella ricoperte d’oro per consacrare i templi sul Campidoglio.

Si riteneva avesse proprietà antibatteriche e analgesiche.

Germogli di cannella

GRANI DEL PARADISO O PEPE MELEGHETTE

Sono i semi di una pianta africana. Il maggior produttore è il Congo dove si ritiene abbia poteri magici. Se ne fanno braccialetti a 7 palline o multipli. E’ pepato ma profumato. Era una delle spezie più costose ed ebbe un successo strepitoso per tutto il ‘300 per poi sparire quasi del tutto nel secolo successivo.

Ricetta:

Brodo di ciceri (zuppa di ceci)

150gr. ceci secchi                      1 cucchiaio di farina          sale, pepe, salvia, rosmarino, prezzemolo, cannella   olio EVO

Mettere in ammollo i ceci per una notte. Il giorno dopo lessarli molto a lungo finché non sono teneri, in acqua non salata con un sacchetto aromatico con salvia e rosmarino. Scolare i ceci conservando l’acqua di cottura. In una pentola alta mettere un filo d’olio, aggiungere i ceci, la farina e far rosolare; aggiungere l’acqua di cottura a coprire, sale e pepe e portare ad ebollizione. Passare al mixer lasciando un po’ grossolano, aggiungere prezzemolo tritato e un pizzico di cannella. Servire caldo con un poco d’olio.