Biscotti medicinali

Santa Hildegarda di Bingen, nasce in Renania nel 1098 da una famiglia nobile, ultima di 10 figli. Entrò in convento giovanissima e a partire dai 40 anni cominciò ad avere delle visioni mistiche che la portarono a viaggiare moltissimo per predicare in mezza Europa. Intrattenne rapporti epistolari con papi, con l’imperatore Federico Barbarossa con vari santi coevi e con la regina Eleonora di Aquitania. Sotto l’impulso delle sue visoni costruì un nuovo convento e una nuova comunità nel villaggio di Bingen che divenne meta di pellegrinaggio di moltissimi che chiedevano lumi alla suora che parlava con Dio.

Scrisse molte opere filosofiche, teologiche e profetiche; di estremo interesse per la dietetica medievale è il Liber simplicis medicinae (libro della medicina semplice) e Liber compositae medicinae (libro della medicina composta).

In questo testo ci sono rimedi terapeutici per ogni tipo di malattia prendendo in esame alimenti e prodotti naturali. Alla base della sua medicina sta un concetto tipicamente medievale: se l’uomo è in pace con Dio è in salute, se non lo è si ammala, cioè viene meno l’equilibrio dell’uomo con l’universo. Questa teoria deriva direttamente da Ippocrate (460 a.C.) e durò per molti secoli. In natura esistono 4 elementi: aria, terra, acqua e fuoco che corrispondono a 4 qualità: freddo, secco, umido e caldo. Dalla loro combinazione e dal loro equilibro nascono gli umori dell’uomo e quindi la sua salute. Quindi, per fare un esempio, se ho la febbre e sono caldo dovrò prendere una pianta dalla qualità fredda, per ristabilire la giusta temperatura.

Tutto questo sta alla base della cucina medievale: gli alimenti devono essere bilanciati, considerando anche il fatto che lo stomaco dell’uomo era pensato come una specie di grande pentola in cui i cibi dovevano “cuocere” per essere digeriti.

Gli alimenti preferiti da Hildegarda erano quelli che avremo trovato nelle cucine medievali di un ricco signore, tra i cereali sicuramente il FARRO, buono per tutto e per tutti. Il FRUMENTO solo per il pane, l’AVENA, buona quasi quanto il farro, la SEGALE solo per chi fa lavori pesanti mentre l’ORZO assolutamente sconsigliato. Le verdure e la frutta erano preferibilmente cotte, come il FINOCCHIO, ottimo insieme alle CASTAGNE, SEDANO, ZUCCHE, RAPE, CIPOLLE e poi PERE e MELE. Ottimi  FAGIOLI e CECI.

Le erbe erano più di pertinenza della farmacia del convento: curavano, o almeno ci provavano, malattie varie: MENTA, SANTOREGGIA, ALLORO, ORTICA, BASILICO e la SALVIA contro gli umori cattivi, il PREZZEMOLO crudo contro la febbre, il TIMO contro le eruzioni cutanee.

Non mancano ovviamente le preziosissime spezie che di certo arrivavano anche nei conventi: ottima la GALANGA, la NOCE MOSCATA per favorire l’intelligenza, i CHIODI DI GAROFANO contro il mal di testa, il PEPE contro l’inappetenza, la CANNELLA contro gli umori cattivi. Assolutamente sconsigliato lo zenzero.

Le carni preferite sono il pollo, l’agnello e il cervo. I pesci quelli di fiume.

Il cibo è medicina, seguendo un concetto che ancora oggi si ritiene valido. Quindi se volete diventare molto intelligenti vi consiglio questa ricetta:

Biscotti per i nervi

aggiungete a una pasta frolla fatta preferibilmente con farina di farro, noce moscata, chiodi di garofano e cannella, tutto in polvere. stendete la pasta e ritagliate i biscotti. Si cuociono in forno caldo a 180° per una decina di minuti.

Biscotti contro la nausea

Se invece avete la nausea, aggiungete cumino, pepe e anice. Stesso procedimento, come sopra.

Dulcis in fundo:

 Biscotti contro i reumatismi

Per la pasta: 100 gr. di burro, 250 gr. di farina di farro, 80 gr. di mandorle in farina, 100 gr. di zucchero,1 uovo grosso, un pizzico di sale, una grattugiata di galanga (se la trovate!)

Per il ripieno: 3 mele, vino rosso q.b.

Si fanno lessare le mele pulite e sbucciate nel vino rosso, finchè siano morbide. Poi si scolano e si frullano e si lasciano raffreddare. Intanto si prepara una pasta morbida con tutti gli ingredienti e si fa riposare in frigo una mezz’ora; a questo punto si stende la pasta non troppo sottile e si ritagliano i biscotti.

Si farciscono e si coprono con un altro disco di pasta accoppiandoli. Cuocere in forno caldo a 180° per circa 15 minuti.

I biscotti in origine sono solo gallette di farina e acqua a cui si aggiungono le varie spezie. Per il nostro palato e per una corroborante colazione ho preferito aggiungere uova e burro. Del resto, noi non siamo dei santi come Hildegarda…