Filtri d’amore

“Le streghe hanno smesso di esistere quando noi abbiamo smesso di metterle al rogo”  Voltaire

Chi erano le streghe? o meglio: chi veniva considerata strega? Befane, fattucchiere, scope e pentoloni, sortilegi e riti magici…? Niente di tutto questo: erano donne che conoscevano le proprietà medicamentose delle erbe, delle guaritrici che si occupavano per lo più di medicina femminile, di gravidanze, parti ed aborti. Queste conoscenze vennero sempre, sin dall’antichità, considerate pericolose e malefiche: Medea uccide i propri figli, Circe ammalia gli uomini e li sottomette al proprio volere. Dal Rinascimento le cose si complicano e si fanno drammatiche: se prima le medichesse venivano tollerate dalla medicina ufficiale, adesso è tolleranza zero. Nel 1484 Innocenzo VIII pubblica la bolla Summis desiderantes affectibus dove si elencano stregonerie varie e poi del 1486 è il famoso Malleus Maleficarum, manuale per la caccia alle streghe. La donna è considerata un animale imperfetto, di una specie diversa da quella degli uomini…che inganna sempre…nutre un’imperscrutabile malvagità…e produce infiniti danni. Da quella data il tribunale dell’Inquisizione, istituito nel 1231, comincia ad occuparsi non solo di eretici, ma anche di (presunte) streghe.

Da lì fino al 1793, anno dell’ultimo processo, migliaia di donne furono torturate ed uccise, bruciate vive sul rogo. Questa terribile morte era stata la pena ufficiale destinata agli eretici a partire dal XIII sec. basata sull’interpretazione (malsana) di un passo del vangelo di Giovanni (XV, 6): “Chiunque non rimane in me, viene reciso come i sarmenti della vigna, che gli uomini raccolgono e gettano nel fuoco perché brucino.” Il fuoco brucia e purifica, quindi si adatta perfettamente anche alle donne accusate di stregoneria. Ma di cosa venivano accusate in concreto? Le colpe era varie ed assortite: la strega, grazie alle sue pozioni magiche, vola durante la notte e rapisce i bambini di cui si nutre, si intrattiene con il diavolo in persona e partecipa ai sabba con le sue consorelle. Il prossimo sabba dovrebbe avvenire il 31 di ottobre…

Ma qui si dovrebbe parlare di cucina, quindi vi passo una ricetta per un filtro d’amore afrodisiaco.

In un lt. d’acqua si mettono alcune foglie di basilico e alcune di prezzemolo, 5/6 chiodi di garofano, 4/5 grani di pepe nero, una manciata di fiori di camomilla e una di boccioli di rosa essiccati. Si fa bollire per una decina di minuti e si lascia in infusione per un’ora. Dolcificare con miele e far bere al candidato/a prescelto/a. Non garantisco la riuscita…

Alla peggio potreste provare con le Essenze di Afrodite da bruciare nell’incensiere: legno di sandalo, cannella, noce moscata, damiana, rosmarino e coriandolo. Non so quale effetto possa avere ma di certo il profumo è estremamente piacevole!