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Non tutto per tutti

Non tutto per tutti

Unde primo sciendum est quod sicut et potus et cibaria secundum tempora et regiones et complectiones hominum…unde notandum est quod quedam cibaria conveniunt et apta sunt nobilibus et divitibus.. Prima di tutto bisogna sapere quale siano le bevande e i cibi (adatti) secondo le stagioni 

Riso&zucchero

Riso&zucchero

Il riso, insieme al miglio è da tempo immemorabile il cereale di base delle civiltà dell’estremo oriente raccolto allo stato selvatico per millenni e poi messo in coltura. E. Carnev ale Schianca In India si cominciò a coltivare il riso già 5000 anni fa e 

Crema dolcissima

Crema dolcissima

Dove eravamo rimasti? Dunque…C come chiodi di garofano, M come mandorla e P come pinoli. Tre ingredienti per una crema dolce e profumata, da provare calda per la serata di San Valentino. Ma procediamo con ordine.

I chiodi di garofano, non tanto amati nell’antichità classica, trovano un posto di riguardo tra le spezie medievali, insieme alle più utilizzate cannella e pepe. Sono i boccioli essiccati di una pianta tropicale che arriva fino a 15 metri di altezza; si raccolgono prima della fioritura e si lasciano seccare. Erano merce preziosa: nel 335, l’imperatore Costantino ne fece dono al papa Silvestro ritenendoli dunque dono degno di re. Ne parla Dante nell’Inferno: “Niccolò, che la costuma ricca del garofano prima discoperse”, riferendosi alla preziosità e al costo elevato della spezia. Niccolò (forse de’ Salimbeni) fu il primo, pare, ad usarli in saporibus, nelle salse, cioè in piatti salati. Nel ‘500 si consiglia di fare un infuso nel latte per aumentare mirabilmente le forze di Venere.

La mandorla ebbe un successo enorme nella cucina medievale: ingrediente direi indispensabile, surrogato nei giorni di magro di innumerevoli preparazioni, come il latte di mandorla. Carlo Magno nel Capitulare de villis ne incoraggia la coltivazione e la diffusione; si riteneva avesse proprietà afrodisiache e corroboranti e forse proprio per questo motivo si cominciò a regalare agli sposi mandorle confettate, ricoperte di zucchero, come buon auspicio. In un manoscritto del ‘400 (Anonimo Veneto) c’è un’interessante ricetta per confettare le mandorle acerbe, fresche e morbide, profumate di zenzero e cannella.

Per ultimo il pignolo, o pinolo, di nuovo frutta secca, ingrediente dei famosi pignoccati, biscotti famosissimi da servire come antipasto nei banchetti rinascimentali, a base di pinoli e mandorle.

Mettendo insieme questi tre ingredienti non potevo che pensare a una crema dolce e morbida, profumata e afrodisiaca, accompagnata da un bicchierino di Ippocrasso.

Qui il link

 

 

 

 

Ripasso di zuppe

Ripasso di zuppe

Bramagere.Se tu voy fare bramagere per XII persone, toy iiij libre de mandole, e una libra de rixo, e iiij galine, dui libre d’ onto frescho, e una libra e mezza de zucharo, e mezo quarto de garofalli, e toy le mandole, e mondale, e