Uova peccaminose…

Uova peccaminose…

Uova fritte, perdute, soffocate, sode, messe nella cenere, gettate pel camino, strapazzate, incatramate, ecc. ecc.

Così scriveva Rabelais nel suo Gargantua e Pantagruele alla metà del ‘500. Le uova sono un alimento estremamente versatile: vengono usate da sole o in compagnia, fritte, lesse, intere o sfrittellate. Nel Medioevo, dopo l’anno Mille, possono essere consumate anche nei giorni di magro e sono un’ottima fonte di proteine.

Bernardo di Chiaravalle, nel XII sec. considerato secondo fondatore dell’ordine cistercense, criticava aspramente i monaci cluniacensi che si deliziavano in mille modi, appunto, con le uova:

Chi riuscirebbe a dire in quanti modi le uova si versano e si strapazzano, con quale studio si voltano e si rivoltano, si liquefanno, si induriscono, si sminuzzano, e si portano in tavola ora fritte, ora arrostite, ora farcite, ora accompagnate da altri cibi, ora sole?

M. Montanari, Il riposo della polpetta

Secondo i Tacuina Sanitatis, le uova sono un buon alimento, purchè fresche:

Le migliori tra tutte sono quelle di gallina purchè siano fresche e completamente cotte…quelle da cui si trae miglior giovamento, son quelle lesse, messe a cuocere in acqua bollente.

Tacuinum Sanitatis di Bevagna

Una curiosità, anzi due: le uova pare che “incrementano il coito” ma “ritardano la digestione e generano lentiggini“. Meglio allora solo mangiarne il tuorlo, magari in inverno. Le uova di pernice sono meno nutrienti, mentre quelle d’oca, di anatra e di struzzo sono difficili da digerire, quindi meglio lasciar perdere.

Mastro Martino nel suo best seller culinario De Arte Coquinaria, elenca ben 15 ricette o modi di cuocere le uova, mentre nel Liber de Coquina se ne trovano 7: sode, in padella, nella brace, ripiene… Quindi, riassumendo, quando vi fate un nuovo al tegamino, non è semplicemente un uovo al tegamino, ma state facendo rievocazione gastronomica!

Vi racconto però una ricetta un po’ diversa, tratta dall’Anonimo Napoletano, del ‘400:

Ova menate alla todesca

2 uova, 1 cucchiaio di formaggio grattugiato, 1 cucchiaino di agresto o di succo di limone, 2 cucchiai di acqua di rose, 3 cucchiai di zucchero, zenzero e cannella in polvere.

Semplicemente si sbattono leggermente le uova con tutti gli altri inredienti e si cuociono in padella con unas noce di burro, strapazzandole bene. Si servono calde cosparse di zucchero e cannella.