“Carota: voce dotta del latino tardo, forse dal greco kara, testa. La prima carota coltivata in Occidente fu del tipo violaceo e venne messa in coltura dai Romani nel I secolo a. C., ma l’ortaggio finì con l’estinguersi, forse per lo scarso interesse suscitato, mentre sopravvisse nell’Est.” La carota arancione che tutti abbiamo più o meno esanime nel frigorifero, apparve in realtà solo nel 1600 in Olanda, mentre le sue antenate erano gialle o bianche. “A Parigi, sul finire del sec. XIV, questo ortaggio doveva essere ancora poco diffuso, se Menagier, nel dare istruzioni per preparare la tradizionale composta di carote per il giorno di Ognissanti, sente il bisogno di avvertire che si tratta di radici rosse che si vendono a mazzi alle Halles, per un blanc (moneta del regno di Carlo VI) al mazzo: carroictes sont Racines rouges que l’en vent es Halles par pongnees, et chascune pongnee ung blanc.”
Alla fine dell’800, sempre a Parigi, Alexander Dumas ci spiega che la carota è un ortaggio molto usato in cucina, un alimento sano che stimola l’appetito e purifica il sangue, indicato ad ogni età ed organismo. Evidentemente l’umile radice arancione in due secoli aveva fatto molta strada.
Dumas, nel “Grande dizionario di cucina”, pubblicato nel 1873, consiglia di farne un buon contorno oppure un potage, una zuppa con piselli e cipolle. Più interessanti mi sembrano le ricette per la pasticceria: la carota si presta molto bene a quest’uso essendo già di suo dolciastra. Nel testo non ci sono le dosi degli ingredienti, quindi mi sono un po’ ingegnata:
Gateau di carote
300gr. di carote lessate 100gr. di panna liquida 80gr. fecola di patate 200gr. zucchero 3 tuorli e 2 albumi 50gr. burro fuso acqua di fiori d’arancio sale
Passate al mixer le carote, aggiungendo man mano gli altri ingredienti.
Lasciate per ultimi gli albumi che monterete con un pizzico di sale. Incorporate il tutto e versate in uno stampo imburrato di 20 cm. di diametro. (Io ho usato uno stampo in silicone senza bisogno di imburrare).
Cuocere in forno caldo a 160° per circa 45 minuti o più. La consistenza è morbida, un po’ budinosa, quindi non fate asciugare troppo il composto. Il sapore è migliore dell’aspetto. “Accompagnatelo con dello zabaione.”
Questa ricetta è degli anni ’30 dell’800 secondo una ricetta di M. de Courchamps, quindi la torta di carote non è affatto un’invenzione moderna!
Una variante, Carote allo zucchero, più semplice, prevede solo carote lessate, burro, uova e zucchero. Decisamente più morbida, meno profumata, va servita calda cosparsa di zucchero.
Le note storiche sono tratte da” La cucina medievale “di E. Carnevale-Schianca