Souvenir de Paris in salsa polacca

Torta Piskinioff5

Se l’Epifania tutte le feste porta via, forse vi è rimasto qualche avanzo in dispensa…Prima di mettersi tutti a dieta prepariamo una torta un po’ particolare tratta dal Dizionario di cucina di Alexandre Dumas del 1873, che utilizza un’ultima manciata di pistacchi rimasta.

Si tratta della torta “Piskinioff, gateau polacco che i cuochi francesi chiamano impropriamente biscotto di Niauffes.” Non ho idea di chi sia questo Piskinioff, di cui peraltro Dumas, non dice nulla. La ricetta è “presa a prestito dal libro di M. de Courchamps.”

Pierre-Marie-Jean Cousin de Courchamps (1783-1849) era un gastronomo francese autore di un libro di memorie e di un “Souvenirs de Marquise de Crèquy”, scritto tra il 1834 e il 1835.

La torta in realtà si presenta come un entremets tagliato a cubi, quindi porzionato in bocconi pronti da mangiare.

400gr. Pasta sfoglia        una manciata di pistacchi e una di mandorle pelate                 un pugnetto di spinaci lessati e strizzati             300gr. crema pasticcera pronta         100gr. zucchero            2 uova piccole     acqua di fiori d’arancio    latte, burro

Torta Piskionioff

Si stende la sfoglia non troppo sottile e si tagliano due rettangoli. Con il primo si fodera uno stampo da plum-cake in silicone (con carta forno per il metallo) e si mette in frigo. Intanto si fanno saltare gli spinaci con una noce di burro e si passano al mixer con la frutta secca. Deve risultare un bel composto verde che andrà amalgamato bene alla crema pasticcera con le uova crude, lo zucchero e l’acqua di fiori d’arancio. Riprendere lo stampo, versare la crema e coprire con l’altro rettangolo di sfoglia. Bucherellare con i rebbi di una forchetta, bagnare con poco latte e cospargere di zucchero. Cuocere in forno già caldo a 200° per circa 20 minuti senza far colorire troppo la superficie. Lasciar intiepidire, spruzzare di acqua di fiori d’arancio e tagliare a cubotti.

Torta Piskionoff3

La torta è buonissima, non fatevi spaventare dalla presenza degli spinaci che sono pochi e servono solo a dare colore. E poi, provare per credere!