Una Pasqua anglo-spagnola

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La Settimana Santa è quella che si apre con la Domenica delle Palme e termina con la Pasqua. Durante questi giorni ogni confessione religiosa, celebra riti che si ripetono uguali da secoli, ognuna con le proprie peculiarità, ma anche con tratti molto simili.

Anche le tradizioni culinarie si somigliano molto soprattutto nei paesi di religione cristiana; si mangiano molte uova, simbolo di rinascita, sode, colorate, di cioccolato… ; si mangiano pani lievitati, che si chiamano colombe in Italia, tsoureki  in Grecia, pinca nei paesi slavi, babovka nella repubblica ceca. In Inghilterra si fanno gli hot cross buns, panini aromatici lievitati con una croce di zucchero incisa sopra e la simnel cake, di nuovo farcita con frutta secca. A Siviglia, dove le celebrazioni pasquali sono una cosa molto seria, si fanno dei dolcetti fritti buonissimi irrorati di miele, i pestinos e le paparajotes, foglie di limone impanate e fritte.

In questi giorni ho preparato qualche cosuccia sfiziosetta; ho fatto sia i pestinos che le paparajotes, dopo aver depredato l’albero di limone della suocera. Per par condicio culinaria, spostandomi verso il nord Europa,  ho fatto anche  gli hot cross buns; in verità, devo dire che non saprei cosa sia migliore, tutto molto profumato, aromatico e dolcissimo… facciamo Spagna-Inghilterra 1 a 1!

Cominciamo con i pestinos:

Pestinos

Scaldare 3 cucchiai di olio con un cucchiaio scarso di semi di anice. Far raffreddare e poi unirvi 300gr. di farina, un pizzico di sale, una generosa grattugiata di buccia d’arancia e vino bianco per fare un impasto da stendere; si tagliano dei cerchietti e si stringono al centro con due dita. Friggere in olio caldo e servire cosparsi di miele.

pestinos

Paparajotes

Queste mi sono piaciute meno: impanare le foglie di limone in una pastella piuttosto densa fatta con 2 uova sbattute con un pizzico di sale, un cucchiaino di lievito per dolci, 2 cucchiai di zucchero, 200gr. farina, scorza grattugiata di limone e latte a necessità. Si friggono e si cospargono di zucchero e cannella.

paparajotes

Riponete le padelle e accendete il forno.

Hot cross buns

600gr. farina              25 gr. lievito di birra                  45 gr. burro fuso                   85gr. zucchero                  1 uovo    200 gr. latte             125gr. uvetta                 cannella-chiodi di garofano-zenzero in polvere          scorza grattugiata di 1 limone    un pizzico di sale

Sciogliere il lievito con il latte tiepido. Mescolare la farina con sale, spezie, limone e zucchero e incorporare lentamente il lievito sciolto e il burro fuso; unire l’uovo sbattuto e l’uvetta. Fare un impasto soffice e consistente lavorando a lungo la pasta. (Migliore risultato si otterrà utilizzando una planetaria).Far riposare il tutto coperto, in luogo tiepido per almeno 3 ore. Quando sarà ben gonfiato fare dei panini e lasciare lievitare per un’altra ora.

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Intanto preparare una specie di salsa densa con 2 cucchiai di farina, un cucchiaino di olio EVO e sciroppo di zucchero. Riprenderei panini e disegnare una croce sulla superficie con la salsa. Cuocere in forno caldo a 180° per una ventina di minuti. La croce rimarrà più chiara su sfondo scuro.

Questi panini ricordano l’usanza di benedire il pane prima di mangiarlo, segnandovi sopra una croce simbolica. Non sono semplicissimi ma il risultato è ottimo. Ricordano i pani lievitati e arricchiti di frutta secca tipici medievali, da cui discendono direttamente i panettoni e le focacce natalizie e la colomba pasquale. Al posto del lievito di birra industriale, provate il lievito madre, come ho fatto io, ed avrete un prodotto migliore e sicuramente più tradizionale. La tradizione vuole che si preparino il Venerdì Santo, quando la cristianità ricorda la Passione e morte di Cristo.

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