Crispelli ovvero Frittelle ubaldine
Vidi per fame a vòto usar li denti
Ubaldin da la Pila e Bonifazio
che pasturò col rocco molte genti.
(Purgatorio, canto XXIV, vv.28-30)
Ubaldino della Pila sta in Purgatorio, nel girone dei golosi, masticando a vuoto per la gran fame. Appartenente al ramo della potente famiglia degli Ubaldini, è così chiamato perché signore del castello della Pila in Val di Sieve, sul monte Senario; fratello del cardinale Ottaviano e padre del famoso arcivescovo Ruggieri, che Dante colloca in fondo all’Inferno fu un influente capo ghibellino, più volte podestà di Borgo San Lorenzo e di Lucca. Insieme al potente fratello cardinale ospitò per più mesi, nell’estate del 1273, papa Gregorio X e tutta la sua corte.
Nel Trecento Novelle di Franco Sacchetti (Nov. CCV), scritto alla fine del 1300, viene dipinto come uomo bizzarro e gioviale; la fama di goloso ricordata da Dante, è motivo, secondo il filologo Ezio Levi, della ricetta delle frittelle “Ubaldine ” a lui dedicate dall’Anonimo cuoco toscano.
De’ crispelli, ovvero frittelle ubaldine
Togli farina netta, bianca, e distempera con ova e fermenta uno poco: mettivi zaffarano, e poi metti a cocere con lardo disfatto: da poi mettivi su zuccaro o mele, e mangia.
180gr. Farina bianca. 2 uova intere 10gr. lievito di birra fresco oppure metà bustina di lievito istantaneo per torte salate zafferano sale q.b. Miele Olio per friggere
Stemperare il lievito con poca acqua tiepida ed unire alla farina e alle uova sbattute leggermente. Aggiungere acqua a necessità per fare una pastella liscia ma densa. Far riposare un’oretta coperta al caldo. Durante il riposino dovrebbe crescere e fare bolle in superficie. Unire lo zafferano e un pizzico di sale. Friggere a cucchiaiate in olio bollente, scolare dall’unto in eccesso, cospargere di miele o zucchero e servire calde.
Altramente. Simile puoi fare con cipolle trite, con nepitella et
erbe; e friggile con aglio o lardo: poi prendi farina, e distempera
insieme tutte cose con albume d’ova, e mettivi fiori di sambuco et
altri fiori, come tu vuoli; e diversifica i colori come ti piace, e
mettili in lardo bolliente con la mescola spartitamente.
Versione salata: al precedente composto aggiungere delle erbette ( biete, spinaci..)saltate in padella con della cipolla tritata e profumata con nepitella (mentuccia).
Versione “alleggerita”: solo albumi, almeno 4, leggermente montati, 150gr. farina, un pizzico di sale e fiori di sambuco o altri fiori. Mi piace molto l’idea di diversificare i colori, come tu vuoli, delle frittelle a seconda degli ingredienti usati, utilizzando spezie diverse: zafferano e fiori di zucca, spinaci ed erbe aromatiche, albumi e farina bianca..
Può essere un’idea interessante per fare un bel piattone di fritto misto!